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sabato 5 novembre 2011

ALLA RICERCA DEL VEGANISMO PERFETTO

 

 IL MISTERO DELLE ESTREMITA' FREDDE

Ardono i caloriferi, ed ho mani e piedi sempre freddi e gelati.
Mangio bene, anzi benone, ma non vado al bagno che una o
due volte a settimana.
Mi nutro di tanto latte, mozzarelle e scamorze non mancano
mai sulla nostra tavola, per non parlare dei Vitasnella e compagnia
bella, ma ho il naso che goccia praticamente da ottobre a maggio...
Una cantilena cantilenante che tutti i Vegani conoscono alla perfezione,
una trita e vieta, e bieca litania emessa dalle bocche di persone,
diciamo il 99% , che mai rinuncerebbero alla bistecca, al pescetto, alla salsiccia
e ai formaggi e gli insaccati.
Basta cosi'.
15 mesi fà, le mie braccia erano ricoperte da psoriasi,
il prurito, specie di sera mi affliggeva in ogni punto del corpo,
il secesso era lungo e penoso, il naso e spesso anche
un orecchio a scelta, chiusi, ora una una narice, ora l'altra.
D'inverno, colite, dolori all'epigastrio, respiro affannoso,
vomito e diarrea dopo le Feste Natalizie (indizio di pesanti
eccessi a livello carneo a tristissimo esito come si puo'
evincere...) febbre e malessere generale: ovviamente il
medico liquidava con la solita frase sentita milioni di
volte: 'Hai preso un virus...antibiotici ed aspirina',
latte e miele, trippa e baccala'...e li mortacci sua...
scusate il turpiloquio...
Luglio 2010, prima lettura di articolo di un certo
friulano che in un blog praticamente solo testuale
dava consigli a piene mani e diceva cose mai
sentite dalle mie orecchie tappate, che ebbero
l'effetto, per me, vegetariano piu' che imperfetto,
poco convinto e ancor meno virtuoso, l'effetto
ebbero di una bomba.

Le arance...un frutto praticamente odiato.
In 42 anni, mai mangiato cosi' tanta frutta
e tante arance come nell'autunno del 2010.
Io, che di mattina facevo fuori cornetti,
buste da 1 litro di latte, cacao, orzo-caffe',
malto, marmellatine varie, biscotti e biscottini,
o sul fronte del salato, pizze, pizzettine,
crackers, le immancabili fette biscottate
integrali, corn-flake di tutti i tipi...

Kiwi, kiwi, kiwi: ossia 3 kiwi di mattina:
cosa significa fare colazione con i kiwi
ed eliminare il caffelatte' od il cappuccio
e brioches?
Mandate una e-mail al mio intestino, e vi
risponderà con piacere e con un gran
sorriso luminoso!
Poi sta a Lei, cara gentile signora, che da anni
si avvelena con le Erbe prima di andare a nanna...

Torno a bomba al titolo di questo post:
le estremità fredde: eliminando il 90%
dei cibi d'origine animale, in poche
settimane, sono scomparse anche
le mani fredde ed i piedi congelati
con i termosifoni accesi.
Ora i miei piedi sono sempre caldi,
o meglio, alla giusta temperatura.
E le mani non sentono piu' quel
gran freddo all'esterno, di un tempo.
Senza fare il fanatico, o l'Uomo di Ferro,
addirittura esco con il freddo con una
camicia a maiche corte e non sento
soverchio freddo, ed anzi respiro bene
con il naso perfettamente schiuso,
respirando esclusivamente con esso,
e sì che sono un nasatore di tabacco
da fiuto!

Chi vuole avere dei benefici cambiamenti
generali di salute a tutti i livelli, puo'
cominciare come ho fatto io, cioe' con
grande semplicità, con cibi i piu' innocui
e buoni: cominciamo a ''blindare'' la
mattina: fuori dalla mattina almeno
fino a pranzo tutte le schifezze e le
porcherie come il caffe', le brioches
(confezionate o fresche è lo stesso),
i cracker, insomma, eliminare, ed
essere incisivi e convinti, lasciare
campo libero solo alla frutta che va'
bene di mattina: arance, limoni,
pompelmi, kiwi, insomma la frutta
fresca e sugosa, rinfrescante e nutriente,
vitaminica ed ovviamente L E G G E R A.
Se proprio si è agli inizi ed il passaggio
dal latte o caffe' agli agrumi sembra
troppo traumatico, si cominci con la
banana, ma meglio in seconda mattina,
diciamo dalle 10:00-11:00 in poi.
A me capitava spesso, in passato, quando
facevo colazioni dolci e molto zuccherate,
di avere, verso le 12:00, inspiegabili malesseri,
come vertigini, capogiri, spossatezza, voglia
di stendermi sul letto, ma soprattutto noiosi
malesseri a livello gastrico.
Nel 2006, le prime timide esperienze vegetariane,
portarono alla eliminazione del latte, a cominciare
dalla prima colazione.
Inizialmente sostituii il latte vaccino con il 'latte'
di soia, ma non eliminai i cornetti, i dolciumi
e le nutelle, quindi non feci nulla di eclatante,
la situazione non potè migliorare che nella
sola misura dell'eliminazione del latte di
vacca, per il resto, tutto come prima, compreso
lo zucchero aggiunto alla soia.
Solo dal 2010, c'e' stata l'eliminazione definitiva
anche dello zucchero, dei 'latti' vegetali e degli
zuccheri 'alternativi' come il succo d'acero,
il melasso, la Panela, il succo d'agave, il
malto e compagnia bella.
Fuori dai piedi il tè, anche il 'miracoloso'
tè verde, l'orzo (che bisogna pur sempre cuocere),
perfino l'amatissimo cacao, per me il massimo
a colazione, con latte di mucca o di soia.
Eppure ho eliminato anche quello...
Frutta, e solo frutta.
Perfino per la tanto amata da Valdo Vaccaro avena,
per me con grossi problemi di peso eccessivo,
ho riservato spazi minimi, e la consumo solo
saltuarimente, e francamente senza molto
entusiasmo.

Chiudo questo post vegano, con la cena di questa
sera: carciofini e pomodori secchi sott'olio salernitani,
andanti i carciofini, meravigliosi i pomodori secchi,
non malaccio perfino il solito olio di girasole,
ma ho cercato di mangiarne meno che potessi.
Prima pero', ho 'enzimato' (ancora una volta
grazie Valdo) con abbondante lattuga, e,
finalmente condita, ma solo con succo di
limone: un conto era mandarla giu' senza
niente, un altro con una bella spruzzata
di succo di limone: l'accostamento è felicissimo,
donando una sensazione di freschezza inusitata!
Da bambino amavo andare a spiluccare dalla
bottiglietta dell'aceto di cucina, adesso l'aceto
non lo sopporto proprio, in nessun alimento.
E poi, è cosi' buono, il limone!
Pane: certo, ne mangio sempre un bel po', ma
sto iniziando a mangiarne un briciolino di
meno.

:-)

Camix

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