UN AUTUNNO INIZIATO IN SORDINA
MA IN LENTA NORMALIZZAZIONE
Alcuni eventi, certe situazioni lavorative
e famigliare, qualche tensione con i miei
ed un fruttivendolo di fiducia non proprio
all'altezza delle aspettative stagionali,
scelto solo per la comodita' di un
parcheggio sempre possibile, hanno ritarda-
to il ritorno ad un veganismo piu' deciso
e con pochissime defaiilances, nel ricordo
dell'esaltante inizio dell'anno scorso.
La solita pigrizia, l'accontentarsi del
verde cotto di mammà, e di poca frutta,
invece hanno caratterizzato un ottobre
non certo bellissimo come il 2010.
Il fatto piu' pesante pero' è stato
un improvviso malanno occorso a mia
madre, con conseguente valanga di
medicine, e un ritorno in grande
stile da parte sua ai cibi animali.
Questo ritorno sulla tavole di cadaveri
mi ha trovato come al solito algido e
polemico, ma senza esagerare su mia madre,
e qualche cosuccia, l'ho portata alla
bocca anche io: un formaggino, un
oliva fritta ed un gelato.
A loro, salumi, pollo, l'immancabile
pesce fritto ogni settimana: una
spiluccatina al fritto l'ho data,
ma ben poca roba.
Questo perchè accade?
Perche' di converso, quando a tavola
manca la materia verde, si ricorre
al rosso scarlatto delle carni morte
e frollate.
Io non saro' mai un Vegan militante,
certo non lo saro' mai finche' vivro'
a casa dei miei.
Da solo, invece, i cibi animali, a
far la spesa, semplicemente non
esistono nei miei pensieri.
Piuttosto ancora tanto, troppo
pane, molta pasta, ma animali
no.
La bella scoperta della Batata,
la patata dolce che lessa è buona
e nutriente, la patata normale,
umile e formidabile: io amo
mangiarla appena tirata fuori
dall'acqua bollente e leggermente
raffreddata, e spellata.
Dalla tradizione indiana del Punjab
pero' tagliarla a fette, senza
spellarla, e con un pizzico
abbondante di Jeera (polvere di
cumino, vero simbolo della cucina
del Punjab ed in generale del
Nord dell'India).
Che buona!
In definitiva, quando il Verde è
presente ed abbondante e la Frutta
fuoriesce dalla fruttiera, non c'e'
nessun pericolo che io vada a
zazzicare tra i cadaveri del tavolo
di famiglia.
GODIAMOCI LE MEZZE STAGIONI
Detesto in modo viscerale i mesi
di Giugno, Luglio ed Agosto e lo
stesso Settembre da tempo non mi
sta piu' tanto simpatico da quando
certe volte fa' caldo come in Agosto!
Ma poi Ottobre e Novembre, che belli
che sono, con quei colori caldi della
natura morente, il profumo delle castagne,
la benedizione dei Cachi e delle Mele
Cotogne, degli umilissimi (e maltrattati,
vilipesi ed ignorati) melograni.
perfino dei Fighi d'India, che fanno
paura perche' spinosi, ma cosi' particolari
deliziosi e salubri!
Non c'e' da dimenticare la lattuga per
enzimare prima dei pasti ma non sempre
per me è possibile, per via di mia madre
che non sempre vuole lavarmi delle coste,
ed io all'ora della preparazione dei pasti
non posso avvicinarmi in cucina, pena
alti stridi ed imprecazioni...
La sera pero' tutto cambia, e se la mattina
da anni è ormai blindata, prima con il
latte di soia, poi dall'anno scorso (Valdo
Vaccaro docet) dalla frutta, la sera
dicevo ho carta bianca: se voglio
farmi un brodino vegano, se voglio
ingolfarmi di verdura sott'olio (che
da quest'anno ho notevolmente ridotto
per evidenti ragioni...), e soprattutto
il delizoso pomodoro fresco col pane secco
ammollato sott'acuqa tiepida con un filo
d'olio d'oliva e un po' di peperoncino.
Il prossimo obiettivo si chiama Centrifuga
e poi, la frutta e la verdura A CASSETTE,
per scongiurare di restare a secco e
rifugiarmi nei biscotti da latte o nei
gelati che in casa mia non mancano mai...
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