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sabato 26 novembre 2011

VEGANISMO: LA PASTA NERA

PASTA NERA: BISOGNA FARE BUON VISO A CATTIVO GIOCO

Ieri, a pranzo, pasta integrale!
Alla fine mia madre, si è lasciata più che convincere, suggestionare
da quanto detto giorni fà sulle farine bianche, apportatrici a lungo
andare, di tutta una serie di problemi e malanni.
Peccato poi l'abbia condita con le seppioline al sugo: conosco
bene la cucina di mia madre: deliziose le seppioline in abbondante
sugo, oltretutto mia madre è sempre stata parca con olii e condimenti,
ed allora come spesso capita, ho scelto la via meno ostica: sugo
sì, seppie no.
Chi è abitutato alla pasta bianca, quella nera la trova spiacevole,
poco 'scorrevole', meno appagante (pur se ormai molti sono a
conoscenza del fatto che la pasta ed il pane bianco non saziano,
e piu' se ne mangia, piu' il corpo viene affamato, col risultato di
ingrassare sempre piu' e dover vestirsi di abiti larghi e poco
eleganti pantaloni di taglie bombate.

ARANCE E LIMONI PER NON TRALASCIARE LA COLAZIONE

La colazione si sa, è importante, e per un
vegano è addirittura essenziale.
Blindare almeno la prima mattina con cibi
adatti, almeno la mattina evitiamo i cibi
cotti, i cibi dolci, i cibi di derivazione
animale, il caffè, il latte, le marmellate
cariche di zucchero, i tramezzini carichi
di sale, anche se non si è vegetariani,
anche se si è e si vuole restare degli
impenitenti onnivori, blindare la mattina
con le arance ed i kiwi,con i caki, l'uva
ed i fichi, a seconda della stagione, ha
un effetto purificatore eccezionale, e
ben dispone anche verso i futuri sfaceli
del pomeriggio e della sera.
Certo, mangiare virtuoso al mattino e
fare i diavoli nel resto della giornata,
non ha molto senso, ma perlomeno si
limitano un pò (ma solo un pò) i danni.
Perlomeno comunque, specie se si mangiano
due-tre kiwi, a colazione, si aiuta a
tenere l'intesino abbastanza mobile ed
aiuta molto a non ingolfarsi ed andare
verso la costipazione, madre di tutte
le malattie e tutte le sindromi.
In fondo, cosa vi costa, eliminare
il cappuccio con brioches, e sostituire
con i kiwi: soffrirete i primi tre giorni,
ma soprattutto voi, ultraindaffarate
signore, inizierete a fare a meno anche
delle Erbe per andare al bagno, e rovinarvi
sempre di più la motilità intestinale.





























VEGANISMO: VEGETARIANO, VEGANO, FRUTTARIANO, CRUDISTA...UN PROBLEMA DI PAROLE


Com'è bello mangiare sempre meno cibi
di derivazione animale.
Com'è appagante, quando in tavola arrivano
mortadella, prosciutto crudo, mozzarella
e crescenza, pecorino e l'immancabile
Parmigiano, stargli lontano, girare alla
larga.
Non sempre è possibile, umanamente parlando,
chiudere a certi cibi.
Può capitare la domenica dei parenti lontani,
il ritrovo con vecchi amici in posti fuori
mano dove il mondo vegetale bussa poco,
regno di salsicce ed arrosticini.
Sono un solitario, i miei contatti sociali
sono molto scarsi, e le cene con gli amici
si contano sulle dita di una mano di un
monco...e cosi', le occasioni di pappate
carnee, si riduco a lumicino.
Ovviamente questo è un bene, il guaio è
che la socializzazione, a meno di andare
ad un meeting di vegetariani-vegani, è
sempre all'insegna della carne, del pesce,
del formaggio et cetera et cetera...
Nei giorni in cui, volente o nolente, nella
pastasciutta di mammà, mi capita il pezzettino
di pancetta, il tentacolino sfuggito d'una
seppiola, lascio correre, non ci bado, e
se una domenica proprio non mi và di fare
il guastafeste, mangio una pastarella,
al massimo mi dico fra me e me 'oggi
vegetariano', per non dover dire 'oggi
defaillance'...



Ma la terminologia non deve diventare
un incubo, non deve condizionare la
vita, la defaiilance, lo sgarro non
si puo' coprire con un escamotage
linguistico, bensi, con più varietà
di cibo vegetale.
Tutto qua: se a casa, in camera mia
ho il sacchetto di fighi secchi,
le scatole di datteri Iraq, le mandorle
e le portentose bustine da 1 euro di
semi,di scorzini, di uvetta, e sia, vabbè,
anche del Misto Giapponese, dove la fogliolina
di alga avvolge un salatino non butta nessuna
goccia di sangue, in fondo, se ho tutto questo,
a portata di mano, ben difficilmente
mi verrà la voglia di andare a rovistare
nei cassetti del salone, nelle dispense,
nelle scansie dell'armadietto dei
dolci...


Elementare.
Il vegano, deve combattere giornalmente
una guerra fatta di televisione. di
riviste, di vetrine e naturalmente di
Internet: blog come questo che mostrano
succulente specialità da tutto il mondo,
dolci i piu' disparati e mozzafiato,
torte, gelati, cioccolata e crema pasticciera,
da svenimento; il vegano deve combattere
con la gente, che irride, scalcia e guarda
anche storto: si sà, il gregge si ribella
al diverso...
Non parliamo poi della 'Tradizione': si
avvicina il tragico giorno in cui milioni
di suini verranno fatti fuori: quando
gestivo un alimentare appena fuori città,
a novembre inoltrato arrivava il rappresentante
di prodotti per il confezionamento casalingo
di insaccati: la rete ed i 'fazzoletti'
per le lonze, le budelle con il sale
per le salsiccie, oltre al pepe macinato,
al peperoncino, e altre cose che non ricordo.
Poi i lieviti per i dolci, le grosse e pesanti
tavole di cioccolato fondente a quadrettoni,
i semi di finocchio, e lo strutto per i fritti
di carnevale, e per finire, le immancabili
scatole di latta di alici e di salacche.
La tradizione sanguinolenta mi fece odiare
a morte una specialità che amavo: le anguille:
il costosissimo pesce ultragrasso, era una
mia predilezione, le due-tre volte l'anno
in cui capitavano nei negozi locali.
Un giorno mia madre, nell'immancabile
stress e tumulto delle preparazioni
natalizie, fatte di primi, secondi, contorni
e dolciumi, cucinò non molto bene questo
nero abitante del mare: ingollai una rotella
fritta in modo troppo veloce, ed uno
spruzzo di sangue rosso bruno e vischioso
spruzzò letteralmente dalla mia bocca
e finì sul muro a secco della nostra cucina,
alla mia destra.
Feci volare via il piatto, il capitone,
e corsi in bagno a sputare e lavare la
bocca da quell'orrore: mia madre non
comprò mai più il capitone, solo una
volta mio padre riporto dal mercato
uno 'stortèin' (in reggiano, l'anguilla
marinata), e ne assaggiai un pezzettino,
ma non uscì niente, la marinatura aveva
seccato tutto...
Erano gli anni precedenti di pochissimo
le mie prime letture e le prime conversioni
alimentari in senso vegetariano.
Oggi, a casa mia, con i primi freddi,
mia madre stà rispolverando qualche
salume, timidamente, e qualche altro
cibo animale.
Ma rispetto, che so, fino due anni fà,
quando si cenava con gorgonzola, mortadella,
salmone affumicato, salamini a go-go e
cosi' via, oggi molto è cambiato.
Certo, la grande maggioranza delle verdure
mia madre le cuoce ancora, con il vecchio
metodo tradizionale della lessatura
prolungata, il cibo cotto, domina sempre,
ma la verdura e la frutta sono presenti
veramente tutti i santi giorni, le zucchine
e le melanzane cotte sulla piastra per pochi
istanti sono frequenti, specie nei mesi
caldi, insomma, anche i miei, non scherzano,
quanto a virtuosismo, considerato poi che hanno
ormai una certa età, e loro stessi, un po'
per certe analisi recenti non proprio
tranquillizzanti, un po' perchè si sono
accorti dei miei cambiamenti positivi
nelle mie piccole patologie, si sono fatti
decisamente più aperti e volenterosi,
nell'accettare un 'certo vegetarismo'.
Io invece lotto per conservare una
strada decisamnte vegana, dove ahimè
di inserimenti crudisti ce ne sono pochini,
ma oggi lo zenzero, domani il topinambur,
un altro giorno le carote crude, vado
facendo breccia...





























































































t



























































mercoledì 23 novembre 2011

VEGANISMO: FRUTTA SECCA E PICCOLE DELIZIE

Cosa non si fà per evitare i cibi animali: nulla di particolare!
Si può ben mangiare e ben...spizzicare, spiluccare...
Date un occhiata qui sotto...


   CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA

MIRTILLO ROSSO   

SEMI DI ZUCCA

MISTO FRUTTA TROPICALE

MISCELATURA GIAPPONESE






UVETTA EXTRA-GROSSA (DELIZIOSA E ZUCCHERINA)

ANTENNA ZEPPELIN IW-2-EN --- MONTAGGIO


 Grazie al mio amico Giacomo IZ6OXF, è stata montata
 presso il mio QTH, un antenna Zeppelin prodotta
 dal Costruttore-Radioamatore IW-2-EN di Varese.
 In realtà, e stato semplicemente aggiunto il
 balun, o meglio, l'UNUN, costruito sempre dal
 summenzionato IW-2-EN, e sono stati aggiunti
 i due tiranti.
 L'aereo ha una lunghezza complessiva di circa
 30 metri discesa inclusa.
 Ad aiutare il mio caro amico Giacomo, sostenitore
 oltretutto della mia patente radioamatoriale
 quando io non avevo interesse alcuno di dare
 l'esame a Sulmona, c'era il mio operaio indiano
 Jit, nativo del Punjab in quel di Hoshiarpur.
 Le prestazioni dell'antenna rispetto al semplice
 filo, sono di assoluto rilievo, ed il bello è
 che funziona egregiamente perfino in Onde Lunghe,
 gamma Broadcasting, che io amo particolarmente .
 Ottimo comportamento in Onde Medie, ma ovviamente
 l'antenna da il meglio di sè in Onde Corte.
 Ero scettico sui Balun, ancor di piu' sul
 loro funzionamento al posto dell'antenna CB:
 ebbene, in questo periodo di fortissima
 propagazione, le prestazioni in Banda CB
 sono lusinghiere, tanto da non distinguere
 la differenza tra la (modesta) boomerang
 e la Zeppelin.
 Bando comunque alle ciance, ed ecco i fatidici
 scatti.


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 CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA
Giacomo IZ-6-OXF alle prese con il filo della Zeppelin.

...Che fatica sulla scala: sulla testa di Giacomello, l'UNUN pendente...

Attrezzi alla rinfusa sulla mia scrivania

Il Balun-Unun IW-2-EN


Happy Jit Singh di Hoshiarpur (Punjab-INDIA), aiutante sul campo








Prova in aria della nuova antenna: al microfono Giacomo IZ-6-OXF









MELLO PERPLESSO...

CQ...CQ...CQ

Niente paura: i controlli sono ottimi su tutte le Bande Amatoriali!



TNX Giacomo...ora posso parlare senza problemi anche sulle Onde Corte.



 
 

sabato 19 novembre 2011

VEGANISMO: TROVATO IL TOPINAMBUR E LE BANANINE

TROVATO IL TOPINAMBUR E LE BANANINE!

Valdo Vaccaro ne parla sempre nelle sue monografie, il Topinambur
rizoma miracoloso e le bananine, purtroppo vecchissime e subito
buttate via.
Ecco le foto.


BANANINE: APERTE MANDAVANO CATTIVO ODORE ED ERANO COMPLETAMENTE RAMMOLLITE...PECCATO, LE HO BUTTATE TUTTE...


ECCO IL TOPINAMBUR: MI SEMBRA ACCETTABILMENTE FRESCO , E COME SCRIVE VADLO VACCARO, UN PO' ROSSICCIO

E' ROBA NOSTRANA, ITALIANA INTENDO

domenica 13 novembre 2011

CIBI ETNICI ANIMALI E VEGANISMO

E' davvero difficile, dopo aver letto l'ultima monografia
di Valdo Vaccaro, su certi orrendi usi ancora in atto
nel sud-est asiatico, non provare un certo imbarazzo,
nel mostrare fra i miei ultimi acquisti, anche alcuni
prodotti animali, in questo caso, ittici.
Lo ammetto, il desiderio di riassaporare il gusto
di un ricordo di molti anni fa' (1995), mi ha spinto
ad ordinare la pasta di gamberetti, la salsa di pesce
ed il pesce in polvere.
La pasta di gamberetti è stata mangiata (due punte
di cucchiaino) con un certo gusto, colle fette
biscottate integrali, la salsa di pesce una volta
cotta nelle minestra (oltretutto vegetale e cotta
solo per pochi minuti), non si sentiva piu',
e il pesce gouramy, salatissimo ed inquietante,
lo daro' a Pippo, il siamese di casa, che almeno
per un po' riassaporera' il gusto delle sue origini,
proprio la Tailandia.
Scarto sempre i cibi animali, e quando non li scarto
li mangio a collo torto, o con poco gusto, le eccezioni
sono sempre meno, e le tentazioni le vinco
con i cachi, le mandorle e i fighi secchi, quando
e' il periodo, e cosi' i datteri.
Purtroppo i cibi etnici resistono, ma mi ero gia'
prefisso comunque, che avrei concesso solo
due assaggi, dettati piu' che altro dalla solita
attrazione verso i cibi esotici e strani, 'sporchi',
triviali.
Un errore in cui ogni tanto ricado, ormai pero'
molto raramente.
Il fatto è semplice: Tailandia, Cina, Paesi Arabi,
India, Pakistan, Ucraina, Romania e Turchia,
i cibi animali hanno ovunque lo stesso sapore.
Che a volte, inutile essere ipocriti, è di fatto
buono, se non altro perche' sono sapori
che conosciamo bene, e che non ci infastidivano.
Ma oggi, infastidiscono eccome: ecco, per chi non
è mai stato vegano, è difficile da spiegare:
si mangia quel tocco di cibo animale, prendiamo
l'esempi sciocco e triviale, la coscia di pollo
arrosto: certo, la mangio sentendo ancora
il sapore buono tipico, ma non sento piu'
il piacere di farlo di quando non ero ancora
vegano, di quando ancora non conoscevo
i benefici derivati dalla loro drastica riduzione
prima e quasi totale eliminazione poi.
Non sono un debole: se in tavola c'e' del
verde, anche fosse solo carciofini o pomodori
secchi contro tonno ed alici od una fettina
in padella (bleah) o altro, beh, io non guardo
la roba animale, mangio con gusto quel poco
che c'è di vegetale, e passo alle mandorle,
ai datteri e ai fighi secchi, indubitatamente.
Molto raramente capita di mangiare un pezzo
di formaggio (solitamente un fomaggino),
o un po' di porchetta, ma specie quest'ultima
la evito a due chilometri lontano, sapete perche':
perche' mi piaceva e mi piace, ma non la mangio.
Quante cose mi piacevano da matti: tutte quelle
che un bulimico come me potete immaginare
amano: il passaggio dal mondo animale a quello
vegetale ha cancellato tanti disturbi alcuni
anche pesanti e noiosi, non ho eliminato
il pane, la pasta integrale compare rarissimamente
(mia madre non la tollera, ma l'altro giorno
ha preparato delle farfalline integrali a mia insaputa
con i broccoletti ed haldi (la curcuma), pinoli
e olio d'oliva che eran la fine del mondo),
e poca frutta, specie di sera, ma se c'è una
cosa che oltre alla carne ed al pesce in masse,
ho eliminato queste si' in modo totale,
sono il caffe' (mai piaciuto comunque, se non
illo tempore nel latte e poi nella soia), il the'
e soprattutto le bibite gassate.
Mi concedo, quello sì, e con gran soddisfazione,
l'acqua col Tammarindo: la pasta di Tammarindo
originario, con dentro ancora baccello e semi,
un pezzetto nell'acqua fresca, per una ventina
di minuti, dà una bevanda assolutamente
naturale, con quell'acidetto che specie d'
estate rinfresca un bel po', niente zucchero
ovviamente, niente gas o bollicine.
Quindi, concludendo, si' ai cibi etnici
ma quali?
Discorso ovviamente chiuso per quei due-tre
svarioni ittici...di ricordo, il resto è tutta roba
vegana, magari non tutto è salubre (glutammato
e sale c'e' in alcune preparazioni tipo salse
tailandesi e vietnamite), ma sempre piu' punto
a erbe e spezie non forti o stimolanti: finocchio,
levistico, Garam Masala, Tandoori Masala, aglio,
curcuma, peperoncino, foglie di cari, l'Assa Fetida
dall'India; Tammarindo e Citronella dalla Tailandia,
la buonissima Galanga e lo Zenzero
dal Laos.
Lo Zenzero fresco in radici che si trova ormai
anche qui in paese è davvero fresco, quando
se ne sgronacchia un pezzino con i denti,
è bagnato, saporitissimo, profumatissimo
e anche un po' piccante: straordinario!
Uso mangiarlo come mi hanno insegnato
dei miei lavoranti del Punjab: tagliato a sottili
strisce o fettine, e cosparso di succo di limone
o di lime e quando c'e' un pizzichino di Kala
Luun (il sale nero indiano), ma dev'essere
proprio un pizzichino, senno' sa' di sale,
e dispiace; invece un pizzico solamente...
da all'inizio un aroma di scorreggia (eh si'...
è lo zolfo contenuto in quel tipo di sale),
poi è invece squisito.

Fra poco, i datteri!!!
A dir la verità quest'anno ho mangiato,
rispetto l'anno scorso, meno cachi,
specie alla vaniglia, ma ho mangiato
piu' cachi morbidi e sugosi.
E soprattutto, ho rimangiato, dopo
almeno 25 anni, le caldarroste, che
qui in paese sono praticamente ad ogni
strada...d'altra parte, Castagneto e Castel
Castagna, due località nei dintorni,
la dicono lunga sulla concentrazione
di questo umile ma eccezionale frutto
nella mia zona alle pendici del Gran
Sasso e dei Monti della Laga...

Camix









































































































sabato 12 novembre 2011

IL PAPPATORE - 4 - WOK MANIA, SECONDO ACQUISTO!!!


Secondo carico per me, nel negozio-WEB di Cento (Ferrara).
Con meno di 100 euro, mi sono assicurato, oltre alla spedizone
tramite corriere TNT-Traco gratuita, un assortimento di
prodotti esotici davvero notevole, ed organoletticamente
alquanto varia.
Il prodotto indubbiamente piu' esotico ed anche un po'
inquietante, è il barattolo di pesce Gouramy, un pescione
letteralmente compresso nella forte salamoia in vasetto
di vetro, che a dir la verità ancora non so come preparare.
Internet comunque è una miniera di informazioni troppo
vasta per temere di gettare il prodotto per mancanza
di informazioni.
L'odore di pesce che sprigiona il vasetto appena
aperto è di quelli che non si dimenticano, eppure
c'e' poco in fondo da fare gli schifignosi: da noi
le scatole di latta di acquadelle, di anguille marinate,
di acciughe, emanano ugualmente degli odori non
proprio di rose... per non parlare delle salacche,
e cambiando genere, il tartufo, la trippa, ed il re
dei cibi puzzolenti italiani, ossia il gorgonzola...
C'e' da dire, che come in cucina spesso accade,
cibi dall'odore disgustoso, una volta cotti o
miscelati con altri alimenti, perdono il loro
carico nauseabondo, e spesso lo cambiano
con un sapore delizioso.
Questo discorso vale anche per le due bottiglie
di Salsa di Pesce (acciughe fermentate): in una
minestra liquida con pomodoro, ho versato un
cucchiaio di questo succo molto liquido, niente
affatto denso, e dall'odore di pesce davvero
forte e caratteristico; bene, bugiardo se dicessi
di aver sentito il minimo sapore di pesce una
volta pronta la minestra: si sentiva il pomodoro,
si sentiva l'aglio fritto (sempre thai), ai sentiva
l'olio d'oliva aggiunto per condire un po',
ma della salsa di pesce, niente, in compenso
pero', la salatura, con un solo cucchiaio di
prodotto, c'è stata tutta: la minestra era
saporita al punto giusto (non ho messo sale
proprio perche' prevedevo di aggiungere
la Salsa di Pesce).
Altro prodotto molto particolare, è la Pasta
di Gamberetti, per preparare pietanze
dal gusto deciso di pesce, che io spalmo
pero' anche, in piccole quantità, sui crackers.
Il sapore di pesce è corposo pur se leggermente
meno roboante della Salsa di Pesce.
Il mio commento ai prodotti di questo 2* lotto
si ferma PER IL MOMENTO qui.
Alla prossima.


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Che buone le foglie di Curry: mettetele nelle minestre vegane, donano un profumo ed un sapore leggermente amarognolo che non stona ed anzi piace un bel po'

Nelle minestre vegane, aggiungete quattro-cinque foglioline secche di Curry; una volta cotta la minestra, le foglioline, quando vengono in bocca, si eliminano, in quanto ancora un po' coriacee: infatti, non si mettono per essere mangiate ma solo per insaporire.


L'immancabile Salsa di Soia

Tamarindo, una bevanda davvero vegana, salubre poiche' assolutamente naturale: ne prendete un pezzetto, lo gettate un un bicchierone d'acqua fresca, attendete un ora circa, ed ecco una bevanda acidula delicata e deliziosa, eccezionale nelle calure estive, al posto delle porcherie gassate del commercio.


Bonito, pesce in polvere per gli onnivori amanti dei sapori ittici



Bonito, una preparazione tipicamente giapponese



Una salsa in polvere rosso-arancio gustosa e soprattutto vegana anche se dal disegno della busta sembrerebbe l'esatto contrario!


Altre salse in polvere Tailandesi

Semi di Levistico, molto profumati



Pasta cinese di frumento, facile, rapida da cuocere e gustosa, nulla a che fare con le paste di soia, riso o patate troppo impegnative e dalla resa sempre deludente, se non si sa bene come preperarle.




Pasta di gamberetti: per onnivori


Composto vegano per insaporire cio' che si vuole
Salsa satè per marinatura



Anche questa salsa satè è perfetta per i vegetariani





Il Pepe di Szechuan non è esattamente un pepe: lascia un sapore molto pronunciato ma non bruciante in bocca, gradevole, insolito: usato al posto del pepe nero comune è consigliato ed anche piu' salutare.


Delizioso il Tandoori Masala (pronuncia Tanduri Msalla), a dispetto del colore rosso fuoco, è una polvere dolce e niente affatto piccante.



Finocchio Tostato (India)

Senape Nera TRS (India)

Aglio in Polvere TRS (India)




Freschissima salsa vegana Tailandese



Altra salsa in polvere



Il fantastico Aglio fritto in polvere Thai, nelle minestre dona tanto sapore e calore.Ovviamente sconsigliato a chi detesta il sapore dell'aglio!


Garlic fried chopped


Salsa alla galanga, scalogno e citronella: fresca, deliziosa, dal sapore vagamente di limone



Salsa di colatura di acciughe: aggiunto in altri liquidi perde completamente il suo aroma forte di pesce. Per onnivori








Pasta di frumento istantanea: piccole porzioni per mangiare veloci



Chi ha paura del Pesce Gouramy:...;-)))





Non impressionatevi...fa impressione a vederlo, ma è solo pesce...come il tonno e lo sgombro...schifezze che pero' siamo 'abituati' a vederle nelle loro tristi bare metalliche...
Gli gnocchi Cinesi!!! Vanno tenuti in molle per un giorno intero, poi si (dovrebbero) cuocere (saltare) velocemente direttamente nel Wok con le verdure e la Salsa di Soia...mmmhhhh!!!

Ne ho prese due buste


Ho visto questi gnocchi, per anni nel negozio alimentari cinese dove andavo, a Villa Rosa di Martinsicuro (Teramo), ma ignoravo cosa fossero e non l'ho mai comprati, solo due anni fà, al Ristorante Cinese della mia città li ho socperti, e non ssono male, ma penso che se me li preparo da me, li faccio senz'altro meglio...


Buono, il Tabbuleh, buono ma costoso.

Mangiate una sorta di cous-cous con foglie sminuzzate di menta ed altri sensi. Bisogna fare attenzione a non mettere troppa acqua senno' si fa' una 'sbrodaglia', come le chiama il buon Valdo Vaccaro...








La scatola è piu' grossa di quel che sembra


La salsa Hoi-Sin, quasi nera, dolce e membranosa, è una salsa universale: io la magno con le patatine fritte, con le verdure crude o lessate, con la batata lessa.



Se Haldi è il Re delle Spezie indiane ed orientali, Garam Masala è nel Punjab, il fratello del re...non a tutti piace l'odore di...scureggia del Garam Masala, ma immaginare la cucina indiana, almeno quella del Nord senza Garam, è impossibile...